La vigilanza antincendio privata si è resa negli ultimi periodi sempre più necessaria in virtù dei tantissimi incendi che si sono verificati.
Consultando i dati esistenti in materia emerge che l’Italia, nel panorama europeo, risulta essere il Paese con più incendi tant’è che viene descritta come il primo Paese per ettari di terreno bruciati nell’anno appena trascorso.
Considerando, invece, il 2022 è possibile affermare che, solo nel periodo compreso tra la metà del mese di giugno e la metà del mese di luglio gli interventi richiesti hanno superato quelli avvenuti nello stesso periodo, dell’anno precedente, di 4 mila unità.
Gli ettari di terreno bruciati sono stati 26.270 e, fra questi, vi erano anche delle aree protette.
Soprattutto negli ambienti di lavoro l’eventuale propagarsi di un incendio è estremamente pericoloso; effettivamente, sono sufficienti anche pochi minuti per generare fiamme indomabili e, quindi, pericolose per chi si trova presso l’azienda, per esempio, e nei suoi dintorni. Per i motivi appena descritti la nostra azienda mette a disposizione sia delle aziende che dei cittadini privati un servizio antincendio privato.
Richiedere il servizio della vigilanza antincendio privata significa non solo essere sicuri di ottenere un intervento tempestivo in caso di necessità ma anche di poter contare su esperti che si occupino di sorvegliare la zona interessata e quindi prevenire l’insorgere di focolari pericolosi.
Investire in un buon servizio antincendio privato significa investire sulla propria attività; le condizioni di sicurezza devono essere sempre assicurate così da non compromettere, in alcun caso, la salute dei propri lavoratori.
Quando si parla di sicurezza sul posto di lavoro si fa riferimento al Decreto legislativo 81/2008 aggiornato in tempi recenti, per l’ultima volta, nel mese di maggio 2022 e convertito, nella stessa occasione, nella Legge n. 51. In particolare, per quanto riguarda la vigilanza antincendio viene precisato che le disposizioni in materia saranno applicate in tutti i luoghi di lavoro tranne che nei mezzi di trasporto, i pescherecci, le industrie estrattive. Stando a quanto previsto dal Documento è il datore di lavoro ad avere l’onere di redigere un piano antincendio che possa essere correttamente applicato nelle situazioni emergenziali;
Con questa espressione si fa riferimento a quel piano che il datore di lavoro realizza al fine di permettere, a tutti i suoi dipendenti, una tempestiva evacuazione dall’ambiente sede di pericolo. Il piano antincendio deve essere necessariamente sviluppato quando sul luogo di lavoro vi sono almeno 10 dipendenti; se il luogo di lavoro è aperto al pubblico e quindi può ospitare almeno 50 persone contemporaneamente; se nel posto di lavoro vengono svolte determinate attività ovvero quelle inserite nel primo allegato al DPR n. 151 del 2001. Le aziende che non rispettino tali requisiti devono comunque adeguarsi alla normativa in esame stilando delle misure che possano essere applicate in caso di incendio.
Per valutare l’eventuale rischio di incendio di associare ad uno specifico posto di lavoro il riferimento è individuabile nel Decreto Ministeriale del ’98; all’interno dello stesso, infatti, è contenuta una classificazione che distingue i posti di lavoro a: rischio basso; rischio medio; rischio elevato.
Al giorno d’oggi investire sulla prevenzione è sempre la scelta giusta; la vigilanza antincendio risulta essere un servizio fondamentale per chi voglia esser sicuro di sostare in un’abitazione o, in un’attività, che possa essere definita veramente sicura e, soprattutto, a norma antincendio.
Gli incendi, purtroppo, rappresentano spesso degli eventi difficilmente controllabili se non si è esperti della situazione; proprio per questo motivo è sempre necessario essere in regola con gli adempimenti previsti dalla stessa normativa esistente a riguardo.
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